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martedì 26 gennaio 2016

QUELLO STRANO VIZIO DI SCRIVERE. TED BRAUN (Cit. Alberto Moravia)

Così esordiva il grande Alberto Moravia, in un suo articolo, sul Corriere della Sera, molti molti anni orsono. "Romanzieri non si diventa." ... e in qualche modo, strizza l'occhio a noi tutti che non vogliamo svegliarci da quel sogno, spesso velleitario,  che teniamo gelosamente chiuso nel cassetto. Quel sogno che alimentiamo con un sonno, volutamente, forzato. Un sonno dal quale non vorremmo mai svegliarci, perchè viverlo, nel nostro intimo, è un'esperienza piacevole, unica. Sentendoci dire che romanzieri non si diventa, è come se una voce fuoricampo, ci suggerisse da lontano, che romanzieri si nasce: ergo ci sentiamo dei prescelti. Ed è così che, con un po' di presunzione, ci sentiamo tutti noi. Dei privilegiati rispetto a molti. Il vero sogno per tutti, è proprio quello di pubblicare un libro, un romanzo, un saggio o una raccolta di poesie. La vera magia, più importante però, credo proprio  risieda nel profondo del nostro intimo, in quel luogo dove ascoltiamo quella voce che ci ispira ogni giorno, ogni notte, quando siamo soli anche se siamo in mezzo a centinaia persone, in qualche stazione o nel centro di una metropoli. Ed è proprio lì che, ognuno di noi si sente parte, se pur individualmente, di una piccola grande élite,  quella di coloro che vivono per raccontare. Gli artisti, siano essi musicisti, che personalmente considero dei grandi ispirati,  pittori, scultori, hanno un incolmabile bisogno di comunicare quanto hanno dentro di loro, a tutti gli effetti,  una supernova di sentimenti, di sensazioni ed emozioni.
Noi, scrittori, apparteniamo ad una stessa famiglia, di attenti osservatori, ascoltando, in silenzio, in compagnia della nostra personale Musa, rielaboriamo le sensazioni, trasformandole in romanzi, poesie, saggi, racconti. Questa immensa energia, ci circonda, ci compenetra ovunque e in qualsiasi momento, nella consapevolezza spesso ignorata, che quanto scriviamo, nella maggioranza dei casi è destinato a sopravviverci e per i migliori di noi, immortalati nel tempo.

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